sábado, 23 de agosto de 2014

Emma Marrone: sempre più single, sempre più sexy

La cantante si mette alle spalle gli ex e va in vacanza a Capri con le amiche. Supersexy e felice come mai: guardate com’è sorridente, dimagrita e tonica. E che tuffo scomposto che fa per divertirsi…

Emma Marrone, in vacanza a Capri con le amiche è supersexy e felice come mai. Sorridente, dimagrita, tonica, tatuata e con un bikini very hot, fa bagni di mare e di sole e tuffi…scomposti.
W LE DONNE - Emma si è lasciata alle spalle gli ex (GUARDA): Stefano De Martino l’ha lasciata per Belén Rodriguez, con cui subito ha messo in cantiere un bimbo e si è sposato (guarda Belen e Stefano in Salento). Marco Bocci l’ha lasciata per Laura Chiatti, con cui subito ha messo in cantiere un bimbo e si è sposato (ecco la prima uscita di Laura Chiatti col pancino). Ma la trentenne Emma è una che per il lavoro ha rinunciato al suo cognome (Marrone), figuriamoci se è il tipo da ambire a portare quello di un uomo!
PENSA AL TOUR  - E infatti scaccia via la fama dell’eterna “ex” con un tour che la porta in giro per l’Italia e che è la sola occasione in cui accetta di avere qualcuno accanto a sé. A ogni live ha un ospite eccellente: Malika Ayane, Fiorella Mannoia, Alessandra Amoroso, anche lei single di ritorno. Perché delle donne si fida più che degli uomini. Intanto si gode le pause tra una data e l’altra…

Raffaella Fico, il suo calendario 2014 è hot e choc

Mai vista così hot. I suoi 12 scatti realizzati per il calendario di For Men e firmati dal fotografo Roberto Rocco, sono davvero choc. Ed è proprio la modella e showgirl napoletana a presentarlo in un noto locale milanese, accompagnata dal fidanzato Gianluca Tozzi…

Raffaella Fico mai vista così hot. I 12 scatti realizzati per il calendario di For Men e firmati dal fotografo Roberto Rocco sono davvero choc. Ed è proprio la modella e showgirl napoletana a presentarlo in un noto locale milanese. Con lei c’era il suo nuovo fidanzato, Gianluca Tozzi, figlio del cantante Umberto. E chissà che cosa ne pensa di lui del calendario di Raffy…
DA BOLLINO ROSSO – Raffaella Fico si è messa a nudo. Più a nudo di così è difficile. E si è raccontata in un’intervista rilasciata a Diva e Donna. Orgogliosa delle sue curve ha detto: «La maternità mi ha reso ancora più bella» e poi: «Prima o poi mia figlia vedrà queste immagini ma non me ne vergogno perché non c’è nulla di volgare».
UNA DONNA ALL’ANTICA – Raffaella Fico ha confessato di sentirsi: «una donna all’antica, mi piace essere corteggiata, coccolata». E alla domanda su quale fosse la parte che preferisce del suo corpo ha risposti maliziosamente: «Sembrerà strano ma sono gli occhi…». E infine ecco un ricordo sul suo ex Mario Balotelli, il papà di Pia: «Lui impazziva per me… per tutto!». Noi vi mostriamo le foto del calendario 2014 di For Men e tutti i suoi scatti privati più sexy…

Mare nuovo, bikini vecchio

Prendere il primo sole per arrivare ai party di primavera con il colorito ambrato è una ossessione delle star di tutto il mondo. Che, nonostante la moda abbia già pronto i costumi di stagione, usano i micro-bikini già usati l’anno prima per non sovrapporre i segni dell’abbronzatura. Ed è sempre il trionfo del tanga

Claudia Galanti e il compagno Arnaud Mimran a luci rosse sullo yacht

Irrefranabili, focosi, appassionati, ecco la sexy showgirl paraguaiano e il marito milionario dar vita a uno show (vietato ai minori) al largo di Ibiza

Claudia Galanti (ieri&oggi – FOTO) e il suo compagno, l’imprenditore multimilionario francese Arnaud Mimran continuano le loro vacanze “appassionate”. Miami (FOTO) per il matrimonio di Aida Yespica (LEGGI | FOTO), e poi Saint Tropez, Costiera Amalfitana, e pure in Sardegna, a Porto Cervo, dove invitati al party esclusivo del gioielliere Fawaz Gruosi avevano dato vita a un siparietto hot in piazzetta (LEGGI | FOTO). E ora ecco la sexy showgirl e Arnaud a Ibiza. Sul loro lussuoso yacht.
DA BOLLINO ROSSO – Sarà il caldo, sarà il panorama magnifico, l’aria di mare elettrica, sta di fatto che Claudia, mamma di due bellissimi bambini,  e il compagno hanno allentato (eccome!) e freni inibitori e, completamenti nudi si sono lasciati andare ad effusioni amorose da bollino rosso. Vedere per credere. Che focosi!

Sono nati in anticipo i gemelli contesi di Roma: la registrazione all’anagrafe chiude la battaglia...

I piccolini sono nati in netto anticipo sulla data prevista. Qualcuno sospetta sia stato indotto il parto per rendere vana la battaglia legale in tribunale tra i genitori biologici e quelli “gestanti”. E l’iscrizione all’anagrafe potrebbe proprio avere questo significato

I gemellino contesi di Roma sono nati il 3 agosto, ma ne è stata notizia solo ora. E la nascita è avvenuta in netto anticipo rispetto alla data prevista. Qualcuno sospetta che sia stata indotta per evitare l’udienza fissata al tribunale di Roma per l’8 agosto. Così arriva il redde rationem per le due coppie di genitori che si sono date battaglia fino a oggi. Proprio l’8 agosto, davanti al giudice Silvia Albano, in tribunale a Roma, si apre la causa. Il caso è quello degli embrioni scambiati tra due coppie che nel dicembre scorso avevano effettuato la fecondazione assistita all’ospedale Sandro Pertini di Roma. Ma la causa, a questo punto, potrebbe essere stata vanificata…
“REGISTRATI ALL’ANAGRAFE” – La battaglia legale, così, potrebbe chiudersi ancora prima dell’udienza in tribunale. Stando a quanto si apprende, la donna che ha partorito i bimbi e suo marito hanno registrato i gemelli all’anagrafe. In questo modo, stando alla legge, i figli sono loro. E i genitori biologici si ritrovano impossibilitati a qualsiasi pretesa di genitorialità, sebbene siano appunto i genitori biologici.
PARLA L’AVOCATO – “Credo che di fronte alla nascita dei bambini”, spiega l’avvocato della coppia che ha dato alla luce i gemelli in un’intervista a La Stampa, “il provvedimento di urgenza di vietare l’iscrizione all’anagrafe sia venuto meno. A questo punto sono possibili due scenari. Uno potrebbe essere il rigetto del ricorso. L’altro è che il giudice si riservi per poi decidere su alcuni punti”.
RICORSO D’URGENZA – L’udienza era prevista per il 18 agosto, ma dopo il secondo ricorso d’urgenza presentato dai genitori genetici, il giudice ha scelto di convocare subito le parti per prendere prima del parto una decisione sul destino dei figli. Papà e mamma biologici chiedono di bloccarne la registrazione all’anagrafe: «Hanno il nostro Dna». Ma la coppia gestante reclama i propri diritti: «Il Dna in nove mesi si è trasformato».
“ABBIAMO GIA’ SCELTO I NOMI” - È l’ultimo atto, l’ultima occasione: «Ci auguriamo che l’altra coppia venga almeno venerdì, che si faccia vedere in aula. Sarebbe davvero la volta buona per conoscerci, anche se in tutti questi mesi noi non abbiamo fatto altro che invitarli continuamente a farsi vivi, convinti com’eravamo che la cosa si sarebbe potuta risolvere tra noi quattro, senza bisogno di arrivare drammaticamente davanti a un giudice, perché da una conoscenza si sa che può nascere poi un rapporto di vera amicizia. Invano…».
GENITORI BIOLOGICI – Angelica a Michele, così li ha definiti Il Corriere della Sera nell’intervista del giugno scorso, sono la mamma e il papà biologici dei due gemelli che stanno per venire alla luce  dal grembo di un’altra donna. Lui 40 anni, architetto, lei 38, impiegata di banca si sono affidati all’avvocato Nicolò Paoletti per chiedere al giudice Silvia Albano un provvedimento d’urgenza prima della nascita dei bambini, per evitare che vengano dichiarati figli altrui in un atto pubblico: «I genitori siamo noi, loro hanno il nostro Dna e ci dev’essere riconosciuto».
CARTA DEI DIRITTI – Così l’avvocato Paoletti, in udienza, sosterrà soprattutto che «l’ambiente gestazionale non influisce sullo sviluppo del feto». Il fatto cioè che i gemellini, un maschio e una femmina, siano stati alimentati per nove mesi dalla donna gestante, insomma, non cambia la loro identità naturale. E a proposito del concetto di identità, l’avvocato Paoletti chiamerà in soccorso non solo «i diritti della personalità riconosciuti dalla Costituzione», ma anche l’articolo 8 della Cedu, la Carta europea dei diritti dell’uomo.
MATER SEMPER CERTA – Infine, in questo caso, certo non può valere «l’antico brocardo: mater semper certa est ». Perché il codice civile, ricorda l’avvocato Paoletti, regolava fin qui i casi di procreazione naturale, ma non può applicarsi alla presente fattispecie, «ipotesi patologica», di carattere eccezionale, in cui c’è stato «uno scambio di embrioni al momento dell’impianto». Angelica e Michele, intanto, hanno già scelto i nomi con cui vorrebbero registrare all’anagrafe le due creature, ma li tacciono «per rispetto anche dell’altra coppia, che sta soffrendo esattamente come noi».
GRAVIDANZA VICINA - A differenza di Angelica a Michele, Paolo e Francesca (anche in questo caso sono nomi di fantasia) non saranno in aula dopodomani a piazzale Clodio. Francesca sta per entrare in ospedale, quel giorno potrebbe essere già ricoverata, il parto è vicino, la gravidanza scade tra il 12 e il 14 agosto. La tensione ormai è al massimo. Loro due, psicanalisti, lei 41 anni, lui 45, romani, sono la coppia che sta per dare alla luce i due gemellini. Hanno già scelto i due nomi, dissero a maggio, ma fino all’ultimo «li custodiamo nel nostro cuore».
EPIGENETICA – Il loro avvocato, Michele Ambrosini, ha anticipato che in aula parlerà soprattutto di «epigenetica» in favore della coppia gestante. La ricerca scientifica, secondo la sua tesi, proverebbe le diverse capacità di attivazione e di «adeguamento» del Dna in base all’ambiente. «Esemplifico: i genitori biologici affermano che i due gemellini possiedono il loro Dna, giusto? Ma io obietterò che il ruolo fondamentale è quello della madre naturale, che assicura al bambino protezione e alimento. È questa trasmissione di natura a trasformare nel tempo il Dna”.
PARAGONE – E sempre a Il Corriere della Sera, l’avvocato di Paolo e Francesca ha spiegato. “È la differenza che c’è tra scrivere un libro e leggerlo. Chi scrive un libro gli trasmette senz’altro il suo Dna. Ma poi il libro appartiene a chi lo legge, perché chi lo legge lo trasforma attraverso il suo filtro personale di emozioni ed umori. Ecco, questa è l’epigenetica». Di sicuro, però, non sarà facile replicare alle richieste nette formulate dall’altra parte: i genitori biologici chiedono che i gemellini vengano consegnati loro subito dopo la nascita e vogliono anche andare all’anagrafe per la registrazione dei due neonati.
DIRITTO NATURALE – «Per la legge italiana i figli appartengono sempre alla donna che li partorisce e di conseguenza al marito di questa. È il cosiddetto diritto naturale», eccepisce l’avvocato Ambrosini, pur consapevole che «il problema di questi bimbi purtroppo non durerà un’udienza ma tutta la vita».Poi aggiunge: «Se c’è una cosa che unisce i quattro genitori, comunque, è la responsabilità abnorme dell’ospedale Pertini, un’eccellenza di malasanità». Infine, la replica all’accusa di non aver mai cercato l’incontro con l’altra coppia: «Non è vero, con il loro avvocato Nicolò Paoletti eravamo d’accordo. Ma poi alla nostra richiesta via email di avere maggiori ragguagli non è mai seguita risposta». Si vedrà.

Gammy rifiutato perché down: la storia che commuove il mondo

La risposta a una donna che gli esponeva le sue paure di mamma in attesa, scatena la furia del web. Al punto che Dawkins fa (parziale) marcia indietro. E le polemiche continuano

Un tweet dello scienziato Richard Dawkins scatena una vera e proprio rivolta sul web. Al centro della polemica, le parole choc postate da Dawkins: “È immorale non abortire se si aspetta un figlio Down”, scrive lo scienziato. Dando poi il suo consiglio da pelle d’oca alle mamme che si trovano in quella condizione: “Abortisci e prova di nuovo”.
POLEMICHE A RAFFICA – Le parole choc di Dawkins hanno scatenato una vera e propria rivolta sul web. Lo scienziato è stato accusato di eugenetica, avendo definito “immorale mettere al mondo un figlio con la sindrome di Down”. Al punto che Dawkins è dovuto in qualche modo correre ai ripari.
LE SCUSE – Richard Dawkins si è scusato, sempre su twitter, affermando di aver “solo detto quello che avrei fatto io”. Ma molte mamme hanno continuato a tempestare il profilo dello scienziato con accuse e polemiche.
LE MAMME INFURIATE – Dawkins aveva risposto “abortisci e prova di nuovo” proprio a una mamma che esponeva le sue paure riguardo alla sua situazione, di donna incinta di un bimbo con la sindrome. E dopo il tweet molte altre mamme di figli Down hanno replicato che qualsiasi vita ha il diritto di essere vissuta e un bimbo Down va tenuto e amato. Travolto dalle critiche, lo scienziato ha ulteriormente replicato: “Ho consigliato quello che fanno quasi tutte le mamme incinte di questi bambini”. E la polemica è destinata a continuare.